About
“Dalla natura, traggo la mia energia,
nella natura, trovano sfogo i miei sogni ed i miei progetti,
la natura, mi offre spunti quotidiani.”
Mi chiamo Romina, sono nata nella campagna veneta e qui ci vivo tutt’ora.
Amo la mia casa e la mia vita tra le zolle.
Da una zolla di terra nascono piccoli miracoli, lo sbocciare di un fiore è il miracolo che prediligo e quando mi soffermo ad ammirarlo, penso che non possa esistere bellezza più grande.
Coltivo rose, peonie, ortensie, anemoni, iris, narcisi…e l’orto.
Da piccola, amavo osservare mia nonna Amelia che, con dedizione,coltivava i fiori. La ricordo intenta ad estrarre con cura i bulbi ormai esauriti dei gladioli che conservava meticolosamente tra fogli di giornale raccattati qua e là, per poi reimpiantarli a primavera.
Nella bella stagione, sopra alla nostra tavola, c’era sempre un vaso di fiori freschi, per lo più gladioli e violaciocche, i fiori che mia nonna prediligeva.
Ancora oggi, quando avverto il profumo di quei fiori, mi ritrovo nella vecchia cucina, fatta di cose semplici, di gesta genuine, di valori contadini, di brodo di carne alla domenica mattina, di costicine in padella quando si macellava il maiale, di salami appesi al soffitto del cucinino, di profumo di ricotta e formagelle, di crostoli a carnevale riposti dentro ad una cassetta di legno e sotto ad essi i sacchetti riciclati del pane che assorbivano l’olio della frittura.
Ho un’anima contadina, eredita’ di mio nonno Angelo, agricoltore, un grande saggio, una bella testa, un instancabile lavoratore, un esempio di vita, per me.
Da lui ho imparato il rispetto dei tempi della natura perchè essa ti richiama al dovere e ti insegna ad essere leale.
Mi piace cucinare. La mia cucina è semplicità, è adorazione per i sapori genuini, è passione per la presentazione delle pietanze, è cura per la mise en place, è amorevolezza per i miei commensali.
La mia compagna di vita è una macchina fotografica, per non scordare mai quello che di bello c’è attorno a me.
Adoro i prodotti di bellezza naturali, mi prendo cura della mia pelle consapevole che la natura ha in serbo tutti i segreti per rendere bella qualsiasi donna.
Amo il Natale, le candele accese, i pacchetti regalo, l’atmosfera carica di magia e di incanto.
Il regalo che vorrei?
Vorrei un albero del Kaki, grande, di quelli che a Natale hanno ancora appesi i loro frutti arancioni, lo vorrei addobbare con una miriade di luci. Lo immagino illuminato quando il sole tramonta e una sottile nebbiolina fa da sfondo. I frutti arancioni che spiccano sulla natura dormiente. E’ l’albero di Natale più bello.
Romina Bellia