Benarrivati mughetti!
La zia Amelia mi ha regalato una zolla di terra. L’ho trovata in un giorno d’autunno adagiata davanti al cancello dell’orto. Un velo di muschio, copriva il colore della terra, all’interno di essa un tesoro prezioso: bulbi di mughetto in riposo vegetativo.
Entusiasta, mi sono messa alla ricerca del luogo idoneo dove interrare la zolla, un posto a mezz’ombra dove i bulbi avrebbero dato il meglio di loro. La collocazione ottimale l’ho trovata nell’angolo della recinzione dietro casa, tra la siepe di elaeagnus e il gelsomino officinale. Lì, il terreno è fresco, soffice, ricco di humus, il suolo perfetto per i miei mughetti, il letto ideale per il loro riposo invernale.
Ero sicura che avrebbero attecchito spontaneamente e che avrebbero superato l’inverno perchè i mughetti sono rustici e non temono il freddo.
In primavera, con stupore e meraviglia, sono spuntate le prime foglioline e a seguire, i primi fiorellini. Ad occhi chiusi avrei potuto riconoscere la posizione dei miei mughetti per il loro inconfondibile profumo, un aroma candido che inebria e seduce.
Ho colto qualche fiore e qualche fogliolina senza esagerare per non stressare la pianta ed ho cenato per molte sere in loro compagnia.
Ora, che ho la fortuna di far rinascere i mughetti nel mio giardino, me li tengo cari. Li innaffio ogni 15 giorni senza esagerare per non provocare marciumi all’apparato radicale. Appena le foglie si disseccano spontaneamente, distribuisco del concime a base di fosforo per dare un po’ di nutrimento.
L’anno prossimo, vedrò rifiorire una bella macchia di mughetti, ogni anno sempre più grande…e mi emozionerò ancora, mi lascerò catturare dal loro profumo e subirò nuovamente il fascino della loro romantica bellezza.