La semina
Ogni anno attendo con fervore la stagione propizia per la semina ed appena i primi raggi di sole tornano timidamente a scaldare le giornate, capisco che è arrivato il momento!
Guardo i miei semi e penso che in loro c’è la vita, silente ma c’è. E’ una forza vitale che si sviluppa quando il seme viene a contatto con l’acqua, la assorbe e con l’aiuto di ossigeno, calore e luce, inizia la fase di germinazione. Compare così, un fragilissimo vegetale, il germoglio.
Guardo i miei vasetti con le farfalle allo stomaco. Mi sto innamorando di nuovo. Succede ad ogni semina, succede ogni volta che percepisco la grandezza della natura, ogni volta che avverto la forza che sta dentro ad essa. Ogni giorno, entro in serra ed attendo, con gioia, il miracolo della vita!
La fase della semina, inizia gia’ a febbraio.
Scelgo, per tempo e con cura, le varietà da coltivare nell’orto, affidandomi alle migliori sementi disponibili in commercio in modo tale da ottenere un’elevata germinabilità e tempi più rapidi per la comparsa dei germogli.
Utilizzo dei contenitori di carta biodegradabili, così, quando la pianta raggiunge la giusta maturazione, può essere messa a dimora senza subire un eccessivo stress da trapianto. Il vasetto, infatti, viene interrato assieme alla giovane piantina, con il tempo si decompone naturalmente e le radici si fanno spazio da sole nella terra.
Il terriccio che impiego, è specifico per la semina sia perchè e sterile, per cui non contiene funghi e parassiti che potrebbero danneggiare semi e germogli, sia perchè ha il giusto grado di salinità ed il ph appositamente calcolato sia per la fase di germinazione sia per la crescita iniziale delle piantine.
Servendomi di una pompetta, nebulizzo dell’acqua per inumidire il terriccio che inserirò nei contenitori di carta, in modo tale da creare un letto umido su cui appoggerò i miei semi. Per esperienza, metto 2/3 semi per ogni vasetto (distanziati tra loro) in modo tale che, se un seme non dovesse germinare, me ne rimangono altri 2 su cui puntare! Ricopro i semi con un velo di terriccio, comprimo leggermente e nebulizzo ancora un po’ di acqua. E’ fondamentale che il terreno sia umido ma non intriso d’acqua. E’ di importanza rilevante, inoltre, utilizzare una pompetta nebulizzatrice per irrigare dolcemente senza che getti d’acqua violenti possano interrare troppo il seme che rischierebbe di non germinare e marcire.
Utilizzo dei bastoncini di legno sui quali, con un pennarello indelebile, scrivo il nome della varietà seminata in modo da distinguere l’una dall’altra prima che arrivi il germoglio. Mi avvalgo degli stessi bastoncini anche come elemento decorativo una volta che la piantina viene messa a dimora.
I vasetti pronti, li ripongo nella serra. Se non possedete una serra, potete mettere i vasetti in posizione soleggiata, coprendoli con un telo di plastica trasparente che, però, non deve toccare nè il terriccio nè il germoglio. Il telo provoca condensa che a sua volta crea un ambiente ideale per la germinazione. Appena compare il germoglio, abbiate cura di arieggiare spesso perchè la condensa che favorisce la germinazione, potrebbe creare marciumi cui è difficile poi porre riparo.
La fase della semina è completata. Ora, attendiamo il germoglio!