Una rosa sul piatto
Ai miei commensali riservo sempre un pensiero fiorito.
A maggio, la protagonista della mia mise en place è la rosa che, da regina del giardino, diventa regina della mia tavola.
Quando attendo ospiti a pranzo, mi alzo sempre di buon’ora. Passeggio tra i rosai, osservo, rifletto e scelgo la varietà di rosa più in sintonia con i colori della mia tavola. Opto per una rosa francese, la ‘White Eden Rose’ (var. Meiviowit) selezionata da Meilland.
Recido i fiori più belli, quelli appena sbocciati, con i petali leggeri dal profumo delicato. Li ripongo in un recipiente, in un angolino all’ombra, gambo nell’acqua, in attesa della loro entrata in gioco.
Nel frattempo, cucino, organizzo e curo ogni minimo particolare. Soltanto all’ultimo minuto, quando tutto è ormai pronto, torno dalle mie rose recise.
Vaporizzo dell’acqua tra i petali e sulle foglie affinchè sembrino appena colte e ancora coperte di rugiada. L’acqua nebulizzata le idrata e le mantiene fresche più a lungo.
Adagio la rosa sopra al tovagliolo posto al centro del piatto. Attorno al gambo lego un nastro di raso intonato al sottopiatto, giusto per conferire un piccolo tocco lezioso alla decorazione.
Mi siedo a tavola osservando, con gli occhi dell’ospite, ogni minimo particolare. Il mio sguardo si posa sul dettaglio più romantico: la rosa sul piatto. La sua bellezza incanta la vista, il suo delicato profumo solletica l’olfatto ed i suoi petali vellutati allettano il tatto. E’ il preludio alla celebrazione del gusto. Ci aspetta un pranzo prelibato tutto da assaporare.